SPLIT terza personalità  - Reggio Calabria Trasgressiva

SPLIT terza personalità - Reggio Calabria Trasgressiva

Finalmente alla luce!!! Buon giorno a tutti sono la terza personalità, mi chiamo Sara, sono una mistress trav e amo la dominazione in tutte le sue sfaccettature, di diverso rispetto alle altre padrone , oltre che essere la più sexy svolgo sessioni a domicilio.... tra tutti i miei schiavi devoti vi voglio raccontare quella volta che sono andata dal mio slave di fiducia il quale adora essere legato e soffocato fino a svenire. Come al solito mi ero recata a casa sua con la mia solita attrezzatura: un aspirapolvere, una tuta in lattex completamente stagna e una maschera che si attacca alla tuta con un attacco dalla parte della bocca dove inserire l'aspirapolvere, la mia divisa da padrona era una minigonna in pelle, un bustino sempre in pelle, autoreggenti e tacchi vertigginosi, lui mi aspettava come sempre in perizoma e come sempre mi veniva ad aprire la porta a quattro zampe; una volta arrivata a destinazione ci siamo recati nella stanza che ha dedicato prettamente alla dominazione dove aveva steso per terra una moquette e arredato con luci rosse, questo schiavo lo prediligo rispetto a tutti gli altri perchè con lui mi posso sfogare senza limiti riversando tutto la negatività accumulata. Una volta in posizione e pronti per iniziare ho vestito il mio abdetto con la tuta in lattex e ho iniziato a tirare fuori tutta l'aria con l'aspirapolvere, solo a vedere quella tuta che si stringeva e iniziava ad andare sotto vuoto iniziando a delineare i suoi muscoli mi stava già eccitando, la mia mente perversa iniziava già a pensare come torturarlo e sottometterlo.. come riscaldamento qualche schiaffo non fa mai male condito con insulti e denigrazioni poi una volta effettuato il sotto vuoto lo lasciavo senz' aria fino a quando non iniziava a dimenarsi prima di svenire, arrivato al limite gli aprivo una cerniera stagna per farlo riprendere. Andavo avanti così per una mezzora buona, subito dopo ogni volta che gli aprivo la cerniera gli collegavo gli elettrodi alle labbra e ad intermittenza gli davo la scossa elettrica, dovevate vedere come gemeva in un turbinio di emozioni tra sofferenza e goduria, più soffriva e più mi eccitavo, la nostra complicità era unica nel suo genere.. quella volta lo'ho torturato per un'ora e mezza fino a quando prima di svenire era venuto. Quella sessione fu forse troppo al limite ma erano settimane che non venivo alla luce e avevo della rabbia repressa da sfogare sapendo poi chissà quando sarebbe stata la volta successiva.

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